Giorgio Linguaglossa — 248 Giorni

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Giorgio Linguaglossa è nato a Istanbul nel 1949 e vive a Roma. Ha tradotto poeti inglesi, francesi e tedeschi tra cui Nelly Sachs e poesie di Georg Trakl. Nel 1993 fonda il quadrimestrale di letteratura «Poiesis» che dal 1997 dirigerà fino al 2005. Nel 1995 firma con Giuseppe Pedota, Lisa Stace, Maria Rosaria Madonna e Giorgia Stecher il «Manifesto della Nuova Poesia Metafisica». Ha pubblicato: Appunti Critici – La poesia italiana del tardo Novecento tra conformismi e nuove proposte, Croce Libreria, 2002; il romanzo breve Ventiquattro tamponamenti prima di andare in ufficio, Bonaccorso, 2005; la raccolta di poesie La Belligeranza del Tramonto, Lieto Colle, 2005; i saggi critici La Nuova Poesia Modernista Italiana (1980 – 2010) EdiLet, 2010, e Dalla lirica al discorso poetico. Storia della Poesia italiana 1945 – 2010, EdiLet, 2011; il romanzo Ponzio Pilato, Mimesis, 2010. Nel 2013 escono il libro di poesia Blumenbilder (natura morta con fiori), Passigli, Firenze, e il saggio critico Dopo il Novecento. Monitoraggio della poesia italiana contemporanea (2000 – 2013), Società Editrice Fiorentina, Firenze. Nel 2015, La filosofia del tè (Istruzioni sull’uso dell’autenticità), Ensemble, Roma, e Three Stills in the Frame Selected poems (1986-2014), Chelsea Editions, New York. Ha fondato la rivista letteraria internazionale L’ombra delle parole.

lombradelleparole.wordpress.com
giorgiolinguaglossa.com

Descrizione

Massimo è uno scrittore di «terza categoria» che scrive gialli per sbarcare il lunario. Ely, figlia di madre ucraina e padre gitano, è una bellissima spogliarellista, ex pornostar. Massimo vede in lei la personificazione della bellezza e lei vede nello scrittore l’intellettuale che, in modo conscio, avvilisce le proprie doti accontentandosi di scribacchiare romanzi «leggeri». L’incontro è fulmineo. Nasce un amore, sebbene con tutte le contraddizioni che allignano sotto la superficie del loro rapporto, fino a quando avviene un evento imprevedibile: un giallo di Massimo vende un milione di copie e, improvvisamente, Massimo è ricco, ha ottenuto il successo non cercato. Da questo momento però tutto si capovolge e inizia la crisi del loro rapporto. Ely vuole ritornare a fare la spogliarellista. E qui entra in scena Magistri impresario di spogliarelliste e pornostar, personaggio inquietante e ambiguo, chiede ad Ely di tornare a far parte della sua «scuderia». Magistri diventa, o forse ritorna ad essere, l’amante di Ely. È lo scontro tra lo scrittore e Magistri. Una resa di conti solitaria compiuta da un intellettuale solitario. Il cerchio si stringe, siamo giunti all’ultimo atto. La posta in palio forse non è più solo la bellissima Ely.