Sovente può accadere di non sapere con certezza dove siamo. O pensare di saperlo, ma di essere in torto. Oppure ancora, essere certi di trovarsi in un ben preciso luogo ma avere la sensazione di non riconoscerlo. La percezione, se giusta, può essere soltanto relativa allo spazio, non possiamo invece trarre conclusioni univoche né sul tempo né tanto meno sulla dimensione in cui ci troviamo. Come il viaggiatore nella carrozza di un treno che dal finestrino vede un altro vagone in movimento e non sa quale dei due treni si stia muovendo, o come una porta, nell’istante preciso in cui la si attraversa, non è possibile dire se è un ingresso o un’uscita, così quando si resta chiusi dentro è impossibile stabilire dove inizia il dentro e finisce il fuori o quale sia la prigione e chi il prigioniero.